Anche se un impianto cade, abbiamo la soluzione per la sua sostituzione.
Se nel corso si dell’inseriemnto, oppure dopo essere stato inserito, durante il periodo dell’osteointegrazione, l’impianto, per una qualsiasi ragione, dovessa fallire, cadendo, la soluzione, che seguiamo all’interno della nostra struttura è la sostituzione, in altre zone contigue e limitrofe.
Se questo non dovesse risultare possibile e l’impianto caduto, risultava strategico, per il sorreggimento bilanciato della protesi durante la masticazione, a quel punto, si dovrà realizzare una tac cone beam, sviluppare un modellino stereolitografico a grandezza naturale, per visionare le zone d’osso alternative, all’inseriemnto di un’ulteriore impianto, che esegua le stesse funzioni, di quello caduto, se anche con il modellino, si evince, che non esiste piu’ spazio, nell’immediatezza della sezione interessata, si progetta una nuova tenuta, ricalcolando da capo tutta la struttura del progetto e rivalutando la tecnica, che puo’variare, sino al suo totale sconvolgimento, per ritrovare il nuovo nuovo assetto implantare.
La migliore risposta a questa domanda è un’esempio, che vi potrà far capire e comprendere, più di 100 parole, la realtà di questa evenienza.
Si è rivolto alla nostra struttura un paziente del sud con gli impianti dentali spezzati, con le residualità ancora conficcate nell’osso mascellare del paziente e la metà restante nella protesi dentle fissa.
Nella soluzione di questo caso clinico complesso, altre al carotaggio degli impianti dentali rigorosamente a mano, bisogna riabilitare il paziente con nuovi impianti dnetali per restituire una protesi dentale fissa.
Come puoi visionare, sono stati tolti dall’osso del paziente 7/8 impianti dentali al contempo inseriti altri 6 impianti per la riabilitazione totale del paziente e come vedi si è risolto questo caso con 6/8 impianti. Quindi la risposta è si’ certamente è possibile riabilitare un qualsisi impianto che cade.